Settembre 1911. la prima foto del Corpo Musicale S.Martino nella sua splendida divisa: la divisa dei corazzieri.



Settembre 1936. La banda del dopolavoro: alcuni musicanti sono in uniforme militare perchè reduci della guerra d'Africa.


Giugno 1959. La banda inaugura la "seconda" divisa e la bandiera.



Ottobre 1970. Concerto Inaugurale della "Villa Verri" nei giardini pubblici.



Giugno 1976. Il Corpo Musicale sul nuovo palco ideato e fatto realizzare da Amerigo Monguzzi in occasione del raduno bandistico per il 70° di fondazione. (Foto Club S.Andrea)


Giugno 2008. Tradizionale concerto in memoria di Amerigo Monguzzi tenuto nel cortile di "Villa Verri".

I NOSTRI INIZI
Il Corpo Musicale Biassonese
nasce il 23 maggio del 1906, su iniziativa di Luigi Schiatti, Presidente dell’Unione Agricola Cooperativa di Biassono e primo Presidente del complesso bandistico.
A dirigere il complesso bandistico fu chiamato il maestro Salvatore Bove e dopo tre anni, esattamente il 26 dicembre 1909, nel corso della cerimonia di consegna delle medaglie commemorative a ventitre veterani della guerra d’indipendenza, il “Corpo Musicale S. Martino” - così era inizialmente denominato in onore del Santo Patrono - fa la sua prima uscita ufficiale. Da allora, pur tra alterne vicende, il Corpo Musicale Biassonese sarà sempre presente in tutte circostanze più significative della vita di Biassono.
Nel 1912 è il maestro Cutrani a dirigere il complesso bandistico, mentre l’anno successivo viene chiamato alla direzione musicale Luigi Montanari, un maestro di rilievo: già direttore del Civico Corpo Musicale di Milano, personalità musicale importante, fu colui che diresse la banda municipale di Milano che accompagnava il corteo funebre durante i funerali di Giuseppe Verdi.
Gli eventi della prima guerra mondiale, con la partenza per il fronte di molti bandisti, obbliga ad una sospensione dell’attività della banda, che riprenderà il suo cammino nel 1919, ancora col Maestro Montanari, coadiuvato dal Vice Maestro Elia Galliani. Intanto nuovo Presidente viene eletto il Sindaco di Biassono, il Cav, Paolo Perego.

GLI ANNI DEL FASCISMO
Alla fine del 1922 il maestro Montanari lascia l’incarico, per ragioni d’età. Nuovo maestro è nominato Silvestro Monguzzi, biassonese e membro del Corpo Musicale, ma nel 1925 alcuni contrasti interni al sodalizio portano alle sue dimissioni e all’incarico di Francesco Quinti, prima, e poi ancora di Salvatore Bove, alla direzione musicale. Nel 1926 Presidente viene nominato Gustavo Segramora, ma due anni più tardi, nel 1928, per il persistere dei contrasti, la Banda si scioglie. In realtà si era sciolto il “Corpo Musicale S. Martino” ma i musicanti erano confluiti in parte nella cosiddetta “Banda del Negus” o “Banda del dopolavoro”, legata all’amministrazione comunale fascista, e in parte nel “Corpo Musicale “S. Cecilia”, la banda dell’Oratorio. Sorta inizialmente come fanfara oratoriana, era poi cresciuta sino a diventare un vero e proprio corpo bandistico. Fu diretta dapprima dal maestro Carlo Conti, poi sostituito da Silvestro Monguzzi e, dal 1934, dal Prof. Giuseppe Colzani. Dal 1936 fu invece il maestro Gennaro Margherita a dirigere il complesso oratoriano. La seconda guerra mondiale è ormai alle porte e le due bande taceranno per alcuni anni.

LA RINASCITA
Il 30 settembre 1945 la banda – una sola! – torna a suonare. E’ la rinascita del Corpo Musicale Biassonese. Alla direzione musicale ritorna Silvestro Monguzzi; Presidente è il Cav. Felice Monguzzi, poi Sindaco di Biassono. Negli anni ’50 si alternano diversi Presidenti alla guida del sodalizio musicale: il Cav. Alberto Franzosi, il Rag. Ernesto Galimberti, Mario Sala. La Banda cresce nel numero di musicanti e in qualità artistiche, sempre presente in tutte le manifestazioni cittadine ma attiva anche in molti comuni vicini. Nel 1963 muore Silvestro Monguzzi, dopo quasi quarant’anni di direzione. Ma è già pronto un nuovo maestro, il biassonese Pietro Viganò.

IL BINOMIO VINCENTE
Alla fine del 1963 entra nel Consiglio direttivo Amerigo Monguzzi, figlio di Silvestro, che tanta parte avrà poi nello sviluppo del Corpo Musicale Biassonese.
Alla morte del Presidente Mario Sala, nel 1966, viene eletto il Cav. Virgilio Maini. Sarà il Presidente più longevo, reggendo la Banda per oltre 41 anni e traghettandola verso sempre nuove esperienze. Solo nel periodo 1969-1971, la carica verrà retta da Luigi Meregalli, per la lontananza da Biassono, per motivi professionali, del Presidente Maini.
Nel 1972 Piero Viganò lascia l’incarico e viene sostituito dal maestro Antonio Franconi, che dirigerà il Corpo Bandistico sino al 1991.
Nel 1982 Amerigo Monguzzi, da pochi mesi eletto Presidente regionale dell’Anbima, l’associazione che raccoglie tutte le bande italiane, muore improvvisamente. A lui, da oltre 25 anni, il Corpo Musicale Biassonese e l’Amministrazione Comunale dedicano un concerto nel mese di giugno, a ricordo della sua opera in favore della cultura musicale a Biassono.

DAGLI ANNI NOVANTA AI GIORNI NOSTRI
Dal 1991 la Banda ha un nuovo maestro: Graziano Sanvito, biassonese, cresciuto sin da piccolo nella compagine biassonese.
Gli anni più recenti vedono il Corpo Musicale impegnato in iniziative concertistiche di rilievo, con la presenza di importanti complessi italiani ed esteri, come l’Istituto Musicale di Mosca, il gemellaggio con la banda austriaca di Judendorf-Strassengel, vicino a Graz, cui seguirà quello più recente con la Banda svizzera di Minusio, i concerti con importanti corali, cantanti lirici, pianisti, quelli con i jazzisti di fama internazionale quali Emilio Soana e Paolo Tomelleri.
Nel mese di dicembre 2007 viene nominato Presidente il Dott. Maurizio Pedrazzini, che subentra al Cav. Virgilio Maini, nominato Presidente onorario ma che si spegnerà dopo poche settimane, nel febbraio del 2008.
Il Corpo Musicale Biassonese ha ormai raggiunto apprezzati livelli di esecuzione di un repertorio vasto ed eterogeneo, spaziando dalle trascrizioni di celebri brani classici, sinfonici ed operistici, alle composizioni originali per banda, al repertorio moderno, leggero e jazz. L'organico del complesso bandistico è composto da 45 elementi, molti dei quali giovani, usciti normalmente dai corsi musicali di orientamento musicale, i quali assicurano così continuità e futuro alla nostra Istituzione, così da renderla sempre protagonista nell'ambito sociale e culturale della Comunità biassonese.
Sempre guidato da validi dirigenti e maestri, sempre apprezzato ed amato dalla Cittadinanza, il Corpo Musicale Biassonese continua la sua opera di mediazione tra l'arte musicale ed il desiderio di rallegrare lo spirito di chi lo segue e lo apprezza.